Un profumo è un mix. Un incontro tra parole e materiali per spiegare la ragione di una fragranza, ma senza esporsi troppo. Frustration.
Durante l’estate di alcuni anni fa, mentre passeggiavo per le Ramblas di Barcellona, ascoltavo una canzone dei Rare Bird, un gruppo inglese di rock progressivo degli anni settanta. La canzone si chiamava Sympathy e il ritornello recitava "and sympathy is what you need my friend, and sympathy is what you need my friend cause there's not enough love to go ‘round, No, there's not enough love to go ‘round...". D’un tratto, con la ricchezza di un passato psicoanalitico (secondo Lacan) —lo stesso passato che, a volte, impone la mia forza sugli altri o la mia più grande debolezza su me stesso— emerse dal ritornello una parola più forte della commiserazione. Il seme della malinconia si instaurò nel cuore della mia mente e venne fuori una parola più corretta, più vasta, più vera, più sincera e più utile, in quanto forgiata nell’esperienza della vita: FRUSTRATION. Così, cominciai a cantare nella mia testa il ritornello modificato "...And frustration is what you need my friend, and frustration is what you need my friend."
Frustration, la figlia maggiore della rinuncia, nonché sorella del profumo, poiché il profumo avanza come la frustrazione nel gioco dell’amore.
Dona e toglie qualcosa. Una pienezza mai soddisfatta, un piacere cominciato ma mai raggiunto, un desiderio infinito senza conclusione, senza apoteosi, un infuso che eccita, seduce, calma, domina e infastidisce, come un Bolero di Ravel. Frustration.
Quindi, prendi una bacca di vaniglia, una rosa da giardino con gonfi petali rossi, un poco di vecchio rum ambrato, vetiver bourbon... E comincia a sentirli. Frustration.
Respira, assapora l’essenza inaudita delle bacche, una squisita fermentazione che non è mai abbastanza e che aumenta la tua voglia... “Ancora, ancora... Tira fuori quel bambino dalla mente ottusa che vuole godersi e divorare questo legno di castagno, questa cannella o questo vetiver fino a scoppiare, per poi immergersi, soddisfatto, nella poesia della fragranza." Frustration.
Questo è il gioco d’amore del profumo, questo è il gioco d’amore secondo Musset, Shakespeare o Racine. Ed è molto meglio così perché la soddisfazione uccide mentre il desiderio ti permette di vivere, creando movimento attraverso una distanza che aumenta di volta in volta, in modo tale da non permetterti di consumare il piacere con una furia omicida. Frustration.
Beati sono i consumatori del desiderio, infelici quelli del godimento.
Frustration, un profumo che risveglia il bambino forte nell’adulto fragile o il bambino fragile nell’adulto troppo forte. Un profumo che ti riporta indietro verso il potere della vaniglia, del rum e del vetiver.
Uno stato straordinario che devi raggiungere per poter vivere appassionatamente con il bambino che è in te, con il ricordo di ciò che manca.
Note di testa : Cumino HE, Cannella HE, Rum Pure Jungle Essence™
Note del cuore : Vaniglia Pure Jungle Essence™, Assoluta di Vaniglia, Cisto Assoluto
Note di fondo: Accordo di Legno di Castagno, Bourbon Vetiver HE, Vinyl Gaiacol – MANE Biotech
Ingredienti: ALCOHOL DENAT., PARFUM (FRAGRANCE), AQUA (WATER), COUMARIN, BENZYL SALICYLATE, LIMONENE, LINALOOL, BENZYL ALCOHOL, ISOEUGENOL, CINNAMAL, CITRAL.
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